il sistema delle Cinque Strade, correva avanti e indietro da Edo (l’odierna Tokyo) verso Kyoto e le altre parti dell’isola, costeggiando il mare e inoltrandosi in montagna, puntellato di stazioni di posta, con alberi piantati ai lati e il terreno pavimentato in molti punti. Ce lo mostrano Le Cinquantatré stazioni del T?kaid?, il ciclo di xilografie di Hiroshige, e oggigiorno le vedute dallo spazio della Taiheiy? Belt, la megalopoli che si estende sulla costa est del Giappone i cui circa 75 milioni di persone sono collegate principalmente dalla Tokaido Shinkansen, la linea di treni ad alta velocità che prende il nome dalla più importante delle Cinque Strade del periodo Edo.
Ordine vs Caos. Centripeto vs Centrifugo. Corsa vs Fuga. E, soprattutto, Dentro contro Fuori. È questa serie di polarità che lancia Bullet Train – ora disponibile in streaming su CHILI – , che alimenta il motore immobile del treno superveloce e degli scontri tra i personaggi dell’ultimo film di David Leitch con, tra i tanti protagonisti, Brad Pitt. Ci sono sette assassini sullo shinkansen in partenza da Tokyo in direzione Kyoto: Ladybug (Brad Pitt), ossessionato dalla sfortuna che sembra perseguitarlo; Lemon (Brian Tyree Henry) e Tangerine (Aaron Taylor-Johnson), coppia di fratelli – apparenti – gemelli; Yiuchi Kimura (Andrew Koji), costretto a salire sul treno da un misterioso individuo che minaccia il figlio degente in ospedale; Wolf (Bad Bunny), in cerca di vendetta per la morte della moglie; Hornet (Zazie Beetz), specializzata in avvelenamenti; e Prince (Joey King), una ragazzina che sembra manipolare tutto e tutti.